In questo libro Natalia Ginzburg parla a ruota libera della propria famiglia d’origine, la famiglia Levi. Ci parla del papà, convinto antifascista. Ci racconta della sua mamma con la passione per i vestiti nuovi e, naturalmente, anche dei fratelli e della sorella. Si tratta di una grande famiglia italiana che ha vissuto pienamente gli anni del fascismo. Molti dei membri della famiglia sono stati arrestati perchè cospiratori e qualche antifascista è stato protetto e accolto tra le mura domestiche della casa torinese prima di fuggire all’estero. Noi lettori “assistiamo” alla crescita dei figli e all’evoluzione degli eventi storici dell’Italia a quel tempo, ai piccoli e grandi drammi familiari e ai drammi del popolo italiano nel ventennio fascista e durante la guerra. Questo susseguirsi di ricordi senza alcun filo logico non appesantisce la lettura. Si riesce comunque a seguire tutti gli eventi, a simpatizzare e ad affezionarsi ai vari membri della famiglia Levi. Molto bello il ritratto che Natalia Ginzburg ci offre dei suoi genitori, due persone istruite, ma comunque semplici e pieni di valori. Si tratta di una descrizione molto affettuosa con la quale, la figlia minore della coppia accentua i loro difetti e le piccole manie. Una piacevole lettura senz’altro!
Anto Spanò