Questo romanzo, autobiografico, ci mostra quanto sia difficile a volte inseguire i propri sogni, soprattutto quando si nasce in una famiglia “particolare” come quella della scrittrice: Tara, per farlo, si trova a rinunciare alla propria famiglia, ai luoghi in cui è cresciuta.
Insieme ai suoi fratelli non frequenta la scuola pubblica, perché il padre ritiene che vi facciano il lavaggio del cervello, non vanno dal medico ma vengono curati dalle erbe della madre, lavorano tra mille pericoli, nella discarica del padre in cerca di metalli da rivendere, passano l’estate a preparare barattoli di conserve in attesa della fine del mondo.
Una realtà difficile fatta di degrado violenza ed ignoranza.
Nonostante mille difficoltà, troverà la forza ed il coraggio di cambiare il suo destino attraverso lo studio, la conoscenza. Capirà di non essere lei quella sbagliata.
Molto bello.
Nadia Grandclaude