Tara, insieme alla sua famiglia vive in una comunità di mormoni presenti in una vallata dell’Idaho, stato occidentale degli Stati Uniti. Il suo nucleo familiare è capeggiato da Gene, padre-padrone, malato di bipolarismo, che in modo autoritario e paranoico, costringe i propri cari ad osservare maniacalmente e con rigidità i precetti e gli obblighi religiosi. Conducono una vita fuori dalla normalità e lontana dalle abitudini della società. I figli non vengono registrati all’anagrafe, la scuola viene vista come un’istituzione fuorviante intenta alla prostituzione del sapere umano e non divino; la medicina è una scienza al servizio del Maligno e solo cure palliative e naturali vengono contemplate. In questo scenario grottesco, Tara l’autrice del libro, racconta le vessazioni e le violenze psicologiche del padre e soprattutto quelle del fratello Shawn, figura più manesca che esercita maltrattamenti fisici a chi si oppone all’ortodossia religiosa. Attraverso la scoperta del valore e dell’importanza dell’istruzione, non solo per se stessa ma anche come contributo attivo per la costruzione di una società democratica ed equa, Tara riuscirà a trovare il personale riscatto, avrà il coraggio a degli addii, nascerà una “nuova” Tara. Questo libro vuole darci un grande insegnamento: l’ortodossia di pensieri religiosi, politici e filosofici non devono assolutamente prevaricare la propria libertà ed individualità, essa rappresenta la principale causa della nascita dei fondamentalismi che imperiano nella nostra società.
Antonio Martino