La storia, che si cela dietro la vicenda della morte di Evelyn Hardcastle, ha inizio quando un uomo si ritrova ferito ed impotente ad assistere all’omicidio di una donna all’interno di un intricato bosco. L’uomo non ricorda cosa sia successo, ma si dirige verso l’unica dimora che si erge nei dintorni: è la residenza degli Hardcastle. Si tratta di un’enorme proprietà dall’aspetto abbandonato, ma non c’è scelta! E’ l’unico modo per dare l’allarme.
Quando l’uomo riesce ad entrare all’interno, viene accolto con calore. Non si tratta di un estraneo! Lui non lo sa, ma è il dottor Bell, uno degli invitati alla festa che si terrà quel giorno in onore di Evelyn Hardcastle.
Il dottor Bell non ricorda niente di ciò che gli è successo, alla sua mente affiora soltanto un nome, Anna. Ma chi è? Perchè quel nome gli sembra così importante? E soprattutto perchè nessuno sembra conoscere la donna?
E’ da questo momento che si entra nel clou della vicenda, Bell comincia a vagare per la residenza, a prendere contatto con gli altri ospiti per poi incontrare uno strano uomo mascherato che gli rivela qual è il suo compito: vivrà per otto volte la stessa giornata, nei panni di otto degli ospiti degli Hardcastle; se scoprirà l’assassino di Evelyn, sarà libero di tornare alla propria vita.
Bell, che in realtà scopriremo essere Aiden Bishop, è sconvolto, non sa come uscire da questa situazione e noi lettori ne seguiremo le indagini attraverso gli occhi di otto uomini diversi per aspetto e personalità. Scopriremo bugie, intrighi, ricatti, morti sospette e molto altro…fino all’epilogo, momento in cui tutto verrà portato alla luce.
Un libro appassionante, dalla struttura frammentaria, ma decisamente ben amalgamato e ben riuscito, dove il mistero resta fitto fino all’ultimo capitolo.
Se non si è capito, l’ho gradito molto
Anto Spanò