“E tu come stai?” gli domandò Olive, dopo un po’. “Benino”, disse Homer Wells, ma quel che pensò fu: devo star ad aspettare poi si vedrà. “Le regole della casa del sidro” è un romanzo bellissimo, pieno di tenerezza. La storia è ambientata nella prima metà del Novecento nel Maine, in un un’America rurale, autentica. Il protagonista, Homer Wells, nasce e cresce in un orfanotrofio che sarà il suo destino. A accudirlo da piccolo e vegliarlo da uomo saranno il dottor Larch (direttore della struttura) e le sue due infermiere. Homer è un personaggio buono, un uomo puro e ingenuo a dispetto di tutto. Nonostante questi elementi creino un’atmosfera soave, nel romanzo vengono toccate tematiche molto forti come l’aborto, l’abbandono, l’amore contrastato, la guerra. La capacità dello scrittore però sta nel riuscire a colpire nel segno con un racconto dolce e spesso ironico, coinvolgendo e emozionando il lettore, senza dimenticare di lanciargli messaggi sociali molto importanti. È un libro che consiglierei a chiunque e di cui sicuramente non voglio perdermi il film che ne è stato tratto, vincitore di due premi Oscar (con Michael Caine, Tobey Maguire e Charlize Theron).