Siamo nel 1863. La giovane Bessy, lasciata la sua vita precedente, si incammina verso Edimburgo, ma, lungo il percorso, è attratta dall’insegna che indica Castle Haivers e, immaginando che si tratti di un castello, segue le indicazioni. Si ritrova invece dinanzi a una grande dimora, la cui padrona le offre un lavoro per il quale Bessy non è affatto preparata. Pur di non dover tornare indietro, la ragazza decide di accettare. Inizia così per lei un’avventura straordinaria, che le consentirà di creare l’unico legame stabile e sincero della sua vita, quello con Arabella Reid, la donna che l’ha presa al suo servizio e che le chiede, in cambio di un’occupazione insperata, semplicemente di tenere un diario quotidiano che ella potrà leggere a suo piacimento. “Le osservazioni” è un romanzo avvincente, la cui trama si dipana attraverso una vicenda rocambolesca, densa di segreti, sospetti, errori di valutazione generati appositamente dall’autrice attraverso il ricorso a una serie di strategie narrative, come il complesso intreccio di punti di vista e i continui feedback che contribuiscono a tenere col fiato sospeso il lettore. A metà strada fra il romanzo vittoriano, il giallo e il romanzo di formazione, la storia di Bessy risulta avvincente anche grazie a una protagonista del tutto eccezionale, volgare e sguaiata, per alcuni aspetti, ma sensibile, fedele e leale, in un mondo che vive di apparenze e in cui pazzia e normalità sono facce diverse di una stessa medaglia.
Maria Carolina Capone