La tecnica narrativa scelta dall’autore si è rivelata perfetta: il protagonista, nonché primo costruttore della nave Integrale, scrive un diario da “lanciare” nello spazio insieme alla nave, con l’intento di celebrare la grandezza dello Stato Unico verso tutte le razze che la nave incontrerà nel suo viaggio interstellare. Questo diario però diventa sempre più una confessione, a mano a mano che le certezze del protagonista vengono distrutte alla radice da alcuni eventi imprevedibili. Prosa efficace quindi, soprattutto per cogliere il disagio emotivo del protagonista nel corso degli eventi. Ciononostante un’aspetto mi ha dato un po’ fastidio: in questa esposizione, molto spesso le frasi sono troncate da puntini di sospensione o da trattini che non sempre mi hanno permesso di capire completamente il senso della frase.

Simona Fedele