“Le Gattoparde” è un romanzo di Stefania Aphel Barzini, edito da Giunti e pubblicato nel 2021. Il punto focale del romanzo è la decadenza della famiglia “Piccolo”, famiglia nobile siciliana, nei cento anni che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del secolo scorso. Il racconto inizia quando Agata, ultima superstite della famiglia, la quale si trova immobile a letto, a causa di una malattia, prende in mano una scatola in cui sono contenuti diversi ricordi della famiglia, come le fotografie oppure dei piccoli quaderni dove sono raccontate le vicende delle sorelle. Le protagoniste del romanzo sono le donne della famiglia Piccolo, iniziando dalla nonna Giovanna fino ad arrivare ad Agata, figlia di Teresa e sorella di Lucio e Casimiro, passando nelle storie delle zie di Agata e del loro destino. La trama prende il via subito, portando subito il lettore nella villa di Agata, sulle alture di Capo d’Orlando, una città tra Messina e Palermo, dove si trovano Agata e la sua badante impegnate in chiacchere in dialetto siciliano. Da quel momento prende il via la storia, storia che porta il lettore nel romanzo, immaginando i rumori, i panorami, gli odori e i cibi che vengono presentati dalla scrittrice mediante delle descrizioni accurate e mai banali. I dialoghi sono ben descritti, nonostante il dialetto che “incombe” nella storia, aiutando il lettore ad immedesimarsi nelle vicende delle sorelle Piccolo. Oltre alla descrizione delle loro abitudini, viene anche dato spazio a ciò che attraversa l’Italia nell’arco di tempo della storia: il post-unificazione, anche se in Sicilia non sembra che questa sia avvenuta, sempre pensando a un re che abita così lontano, quasi un’entità superiore, il terremoto, che nel 1908 distrusse le città di Messina e di Reggio Calabria, le Guerre Mondiali, l’ascesa del fascismo e il boom economico del secondo dopoguerra. Insomma, sono tantissime le ragioni che giustificano questa stupenda lettura, che porta il lettore all’interno del mondo siciliano dell’epoca, accompagnandolo in una meravigliosa saga. Consigliato!

recensione di Lorenzo Peluffo