Questo è un libro molto particolare. La voce narrante è Enzo. Ma Enzo è un cane che, ormai morente, ci racconta la sua vita insieme al padrone, Dennis. Ci racconta del giorno in cui viene scelto all’interno di una numerosa cucciolata, dell’arrivo in famiglia di due altre persone: Eve e la piccola Zoe. Ci racconta delle battaglie familiari e dei momenti felici. Enzo è un appassionato di tv, da cui apprende nozioni legali e scientifiche, e di automobilismo. Ci fa commuovere raccontandoci il grande affetto che prova per tutti i membri della sua famiglia e dei tentativi di protezione che mette in pratica. Ci racconta anche i suoi atti di protesta e le sue convinzioni strampalate. Sì, Enzo è convinto che i cani siano gli animali più simili agli uomini, la sola differenza sta nel fatto che la natura li ha dotati di una lingua diversa che non consente loro di articolare le sillabe e li ha inevece privati dei pollici e, conseguentemente, della possibilità di afferrare gli oggetti. Il the end l’ho trovato bellissimo. Un libro tenerissimo che vale la pena di leggere!
Anto Spanò