Il piccolo Hans frequenta un prestigioso liceo della sua città. Della sua classe fanno parte una quarantina di ragazzi tra i quali si distinguono alcuni di origine più nobile, rispetto ad altri che appartengono, invece, all’alta borghesia tedesca. Alcuni di essi sono ebrei, altri no. Un giorno, accompagnato dal direttore, fa il suo ingresso in classe Konradin von Hohenfels, figlio di un ambasciatore. La professione del padre ha dato modo a Konradin di girare per il mondo, di conoscere nuovi luoghi e civiltà e di iniziare una collezione di monete antiche. Passione, questa, che lo avvicinerà ad Hans. I due all’inizio si studiano reciprocamente, ma entrambi capiscono che diventeranno amici. E così è. Nonostante le differenze religiose e le ostilità della famiglia di Konradin verso le origini ebree di Hans, i due ragazzini entrano in perfetta sintonia e passano insieme quasi ogni momento della giornata. Ma improvvisamente le cose cambiano. Un giorno Konradin si proclama affascinato da Hitler e dalle sue idee di onnipotenza e Hans viene allontanato dal Paese. I genitori hanno capito, infatti, che non può esistere per lui un futuro nell’attuale Germania. La separazione e le idee politiche di Konradin spezzeranno improvvisamente questo fortissimo legame. Solo 30 anni dopo ci sarà una svolta inaspettata… Breve e intensa storia d’amicizia che ci catapulta nella Germania oppressa dall’ancora nascente ideologia nazista. Si tratta, senza alcun dubbio, di un piccolo, grande capolavoro della letteratura europea del ‘900. E’ un libro che tutti nella vita dovremmo leggere per imparare, non solo un po’ di storia, ma anche l’importanza di valori come l’amicizia, la lealtà, la libertà e il coraggio, quando serve, di cambiare idea.
Anto Spanò