Il protagonista di questa storia è un avvocano americano di origine olandese, Bill Ten Boom. Superati i 50 anni, ha un matrimonio fallito alle spalle e due figli ormai in età adulta. Anche nel lavoro ha ottenuto il massimo, sia dal punto di vista economico che di prestigio, e sente, quindi la necessità di rompere la monotonia della propria vita. Ma, appena presa la decisione di staccare con il lavoro, la telefonata di un amico gli offre un nuovo stimolo: è disposto ad accettare un incarico alla Conte internazionale contro i crimini di guerra che si trova all’Aia? Boom afferra al volo l’occasione e si butta a capofitto in un caso in cui un testimone ha denunciato il massacro di 400 rom in Bosnia. Il caso è estremamente complesso e, anche a seguito di operazioni di intelligence ancora top secret, che rallentano e complicano l’indagine, non sarà facile arrivare a scoprire la verità. Se non bastassero le complicazioni già esistenti nel caso, anche le persone che man mano vengono coinvolte, risultano ambigue e, fino alla fine, non è possibile distinguere con certezza i buoni dai cattivi. E non vogliamo poi considerare i sentimenti e le relazioni vere o presunte? Insomma un mix di elementi, che però a volte danno la sensazione di essere troppi, rende questo legal thriller avvincente; nel complesso una bella lettura che affronta temi inusuali come i crimini di guerra.
recensito da Anto Spanò