Ambientato durante la seconda Guerra mondiale, Clara di 10 anni e Pippo di 7 si trasferiscono con la propria madre in città. Una sera la mamma esce di casa e non fa più ritorno, i due fratelli vanno alla ricerca della propria madre e si perdono anche tra loro. Pippo viene accolto da una famiglia modesta di estrazione popolare, in casa si hanno idee antifasciste. Clara viene invece accolta da una famiglia borghese dove il capofamiglia è un fervente fascista che lavora in un ministero. Le sorti dei due fratelli inconsapevolmente sono opposte tra loro, il loro unico intento è quello di ritrovarsi e di ricongiungersi con la propria madre. Le due ideologie contrapposte che vivono i due bambini sono le medesime a quelle che sta vivendo il Paese, tra fascisti e antifascisti. La guerra è caotica, complessa non è solo contro i tedeschi, ma interessa un intero popolo diviso. La scrittrice con maestria ha creato un dramma familiare per raccontare il più grande dramma che il nostro Paese ha vissuto. Non è un saggio storico, non ha l’accuratezza di un romanzo storico ma è un’opera che è incastonato in uno sfondo ben preciso e delineato.

Antonio martin