“La sposa scomparsa” è il primo romanzo (un elegante noir) della serie “I delitti del casello” di Rosa Teruzzi, caporedattrice di Quarto Grado. “Il dolore non cementa l’unione dei sopravvissuti ma mette quelli che si rassegnano contro chi si ostina a combattere, facendone dei nemici.” Un giallo ambientato a Milano, in una zona di confine, i Navigli, a cavallo tra la movida e il Giambellino, dove tre generazioni di donne – nonna, madre e nipote – affrontano la vita in modo diverso. “Libera credeva che per ogni donna ci fosse un solo bouquet che le era destinato, come un’anima gemella fatti di gambi, petali e foglie.” Un cold case profumato di biancospino, una ragazza scomparsa nel 1988 mai più ritrovata – né viva né morta – è il tema di questo giallo con al centro i sentimenti, le storie di donne diverse tra loro seppur molto unite, scritto con uno stile curato ed elegante. “La verità, quando arriva, può essere crudele ma è più crudele non conoscerla.” Una scrittura colta (molto ricercata la scelta delle parole) che ci regala un finale stupefacente e soprattutto che ci ricorda quanto sia la verità l’unico balsamo per l’anima. Buona lettura!
recensione di Maria Valentina Luccioli
Rosa Teruzzi (1965) ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado, in onda su Retequattro. Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario, dove colleziona libri gialli. Per Sonzogno, nel 2016 ha pubblicato La sposa scomparsa e, nel 2017, La fioraia del Giambellino.