Adoro i libri, come questo, che sono ambientati nel mondo arabo, in Paesi così lontani da noi e con tradizioni così diverse da quelle occidentali. La protagonista di questa bella storia è Salua Qupti, figlia di un mercante benestante di spezie egiziano. La famiglia di Salua vive ad Assuan dove musulmani e cristiani hanno sempre convissuto pacificamente. Ma l’arrivo degli inglesi e l’uccisione di uno dei soldati, scatena la violenza in città; i musulmani accusano i cristiani di collaborazionismo e la vita ad Assuan diventa complessa. Molti cristiani si spostano in altri luoghi. Anche la famiglia Qupti è costretta a trasferirsi e sceglie come base per iniziare una nuova vita la Palestina. Dopo un lungo viaggio in mare, sbarca a Gerusalemme. L’intenzione è di stabilirsi a Nazareth dove vive il promesso sposo della giovane Salua. Ma Mazen, il padre di Salua, per fare un favore al capitano della nave che li ha condotti in Palestina è sospettato di collaborazionismo e giustiziato. Salua e sua madre, Iman, sono rimaste sole e trovano rifugio ad Haifa. Ma anche qui la vita non sarà semplice. Dopo un periodo di serenità in cui Salua si è creata una famiglia, scoppiano i conflitti arabo palestinesi… E ricominciano le vicissitudini, le violenze, i lutti e le perdite…. Questo libro mi è piaciuto molto. Non sarà un capolavoro della letteratura, ma è coinvolgente e persino commovente. E se non bastasse ciò, ci racconta un po’ di storia relativa alla nascita dello Stato di Israele.

Anto Spanò