Un romanzo breve, una storia facile sul filo della “amarcord” felliniano!. L’ingegnere Doro e l’amico professore, voce narrante, s’incontrano a Torino dopo tanto tempo e trascorrono diversi giorni tornando sui luoghi della loro antica memoria di giovani, dandosi appuntamento con persone di allora, alcune ragazze con cui ebbero storie e comportandosi lì proprio come i ragazzi che furono. Al termine della ritrovata riunione, Doro invita il professore a raggiungerlo a Genova al mare a trascorrere un po’ di estate con loro. L’amico, dopo molte insistenze accetta, per cui scende in “spiaggia” ove conosce Clelia, la giovane moglie che costrinse Doro a spostarsi a Genova e interrompere le consolidate amicizie, sostituite da tante nuove presenze che girano intorno alla coppia. Clelia è una ragazza affascinante, molto più giovane del marito, spesso esuberante e attrae tutti i conoscenti specie maschi che passano la loro vacanza sulla battigia . Tra di essi c’è Guido che si vergogna della propria amante, il Berti ex alunno, varie amiche e tutti interagiscono nella vita della coppia che sembra però avere delle difficoltà. Il professore infatti nota esserci un certo distacco tra i due, tipo il fare il bagno separati o Doro solitario a dipingere marine: qualcosa che non quadra nella loro vita. Egli cerca di indagare ma realizza che tutti credono che quello sia diventato un posto solo dove confrontarsi, ricordare, indagare gli animi propri e altrui. Ognuno ha modo di tornare ai ricordi, agli avvenimenti che furono e che li legano sempre, spesso colorati dal grigio della propria insoddisfazione, delle speranze deluse, a come poteva essere e non è stato. Pavese descrive i sentimenti come degli sketches nei quali i protagonisti diventati, ormai grandi, devono solo continuare nella loro vita verso il loro destino che scelsero, un destino ineluttabile. Il romanzo ha molto pagine davvero delicate, si legge tutto d’un fiato, sempre velato dalla sensazione di tristezza, di qualcosa che non soddisfa nessun animo, ma tutti insieme saranno legati da questo filo che è la vita che si sgrana come la sabbia su cui soggiornano. Decisamente da leggere!
Maria Cisonna