Ne “La somma dei giorni” l’autrice cilena, Isabel Allende, a 4 anni dalla morte della figlia Paula, prende in mano la penna per raccontare le vicende della sua grande famiglia allargata. In realtà non racconta a noi lettori, ma si rivolge direttamente alla figlia per renderla partecipe delle vicende familiari. Tante persone diverse l’una dall’altra, tante vicende che si susseguono, tanti incontri, tante nascite, tante viaggi. E’ un bel libro. L’autrice ci racconta un po’ di tutto. Si passa da eventi importanti che sconvolgono la vita familiari ad episodi divertenti che ci strappano un sorriso. Ma è anche un libro che parla di un grande dolore con estrema schiettezza. E poi c’è quel senso di appartenenza al clan che, a volte, risulta tenero e commovente e che porta a compiere azioni al limite dell’invadenza per puro senso di protezione. Da leggere.
Anto Spanò