L’autore, Gilbert Sinoué, immagina che il suo “alter ego” Jonathan Brink, alla morte della prima infermiera donna, Florence Nightingale, nel 1910, incontri molte persone che l’hanno conosciuta personalmente o attraverso dei racconti e che ricostruisca, in tal modo, la vita di questa eroina inglese. All’inizio questa sorta di chiacchierate le ho trovate un po’ fastidiose poichè non mi permettevano di capire i fatti cronologicamente, ma a lungo andare, mi sono immersa nell’atmosfera, nella vita e nelle lotte, familiari e non, di questa donna tanto dolce con i malati e tanto brusca con il mondo intero.
Anto Spanò