Una lettura veramente eccezionale. Lo scrittore con questo saggio cerca di ipotizzare come sia potuto accadere che un uomo della portata di Ettore Majorana, scienziato, fisico, nonchè una delle menti più geniali del ventennio fascista e un vanto per la Sicilia e tutt’Italia, sia potuto sparire nel nulla. L’autore si inoltra anche negli ambienti degli intellettuali dell’epoca e ci spiega tutte le dinamiche e le responsabilità che gli uomini del sapere avevano e che hanno ancora. Sciascia, non contento delle indagini della polizia, si addentra in uno dei misteri dai contorni inquietanti e per molti aspetti oscuri. Pensa bene di formulare delle ipotesi e seguire le tracce che, secondo lui, possano collegarsi alla scomparsa di Majorana. Cercherà con gli elementi che ha a sua disposizione, di venirne a capo e di risolvere uno dei più grandi misteri della storia italiana. Probabilmente i fatti descritti non sono andati esattamente come vengono raccontati da lui, ma riesce a farlo in modo talmente magistrale e convincente che si fa fatica pensare, che abbiano preso un’altra direzione. Ad oggi, a più di cento anni dalla scomparsa dello scienziato, il caso rimane irrisolto e il suo corpo non è mai rinvenuto. Ci rimangono di lui solo due lettere, una al suo amico dell’università e l’altra ai familiari, dove dichiara che si sarebbe tolto la vita, ma alla quale nessuno ha mai voluto credere. Si sarà tolto veramente la vita o è stato un modo per allontanarsi da tutti e vivere in solitudine? Il fatto certo è che Ettore Majorana è stato un genio anche nel suo dileguarsi, sparendo senza lasciare tracce che rilevassero le sue vere intenzioni. Buona lettura!
Giusy Aloe