Questo romanzo è una saga familiare che racconta la nascita e l’ascesa dell’impresa di una birra tra le più famose e rappresentative in Italia: la Menabrea. Quest’azienda è stata fondata a fine dell’ottocento da Giuseppe Gressonaro, commerciante di tessuti. Uomo visionario e lungimirante, grazie all’aiuto del figlio Carlo, lascerà la sua attività di mercante per dedicarsi anima e corpo ad una bevanda ancora poco popolare in Italia: la birra. Nell’avvento della Belle Epoque, i Menabrea grazie al loro coraggio riusciranno ad affermarsi nella grande società. La loro attivitá si stabilirà a Biella e da piccola azienda, grazie ad aiuti politici e ad opere filantropiche diverrà una grande industria. Apparentemente potrebbe sembrare un’opera dove i protagonisti principali sono uomini, ma in una famiglia dove i discendenti sono esclusivamente donne saranno proprio loro le interpreti principali del romanzo. Genia la primogenita, avrà la grande responsabilità di tenere ben salde le redini dell’attività familiare. In un mondo imprenditoriale dell’inizio del XX secolo prettamente maschile, Genia tra pregiudizi sociali e difficoltà, riuscirà ad affermarsi in questa avventura. Tra amori e gelosie, gloria, caduta e rinascita, in un contesto storico del Regno italiano tra personaggi storici come Quintino Sella e la Regina Margherita, che diventano camei letterari, l’autore ci regala la storia di una delle tante imprese familiari italiane, esempio dell’eccellenza del manifatturato, famoso in tutto il mondo.
Antonio Martino