Siamo a Lugano, a fine 1931, Liside madrina del delegato Beretta, è arrivata alla fine dei suoi giorni, chiede cosi al suo figlioccio di indagare su un caso vecchio di cinquant’anni, riesce a fornirgli una prova e nonostante gli anni passati, il suo senso di giustizia non si è assopito, anzi vuole che il colpevole sia preso. Sembra impossibile sbrogliare un simile caso, per di più molti saranno già defunti. Proprio in quei giorni però, con l’inizio del nuovo anno un altro incidente che sembra già risolto, al delegato Ezechiele non è chiaro, quindi inizia ad indagare, dopo la morte della Liside, sente di doverlo fare. Il delegato si dimostra un attento osservatore e con un gran fiuto, riesce a trovare le prove sia per il primo caso che per il secondo, c’è un bel connubio di passato e presente, lo scrittore riesce a tenerti incollato fino alla fine, anzi e proprio qui che il romanzo si manifesta in tutta la sua bellezza.
Angelica