Il romanzo di Murakami ha tre protagonisti: Sumire, Myu, e un giovane amico di Sumire. Quest’ ultimo sarà la voce narrante del racconto. Il libro è, nelle sue prime pagine, delicato e leggero. Sumire è una ragazza caotica, disordinata e impulsiva, sogna di diventare scrittrice. Il Narratore, amico più caro di Sumire, è segretamente innamorato di lei. Disponibile a qualsiasi ora del giorno o della notte, è sempre presente nel mondo della sua amata. Myu è una donna matura, ricca, affascinante, sposata, ma nasconde un segreto. Ex musicista, dirige ora un’ azienda di vini. Conosce Sumire ad un matrimonio e le propone un lavoro. Sumire, innamoratasi perdutamente di Myu, accetta. Iniziano così i cambiamenti di Sumire: si veste meglio, abbandona la scrittura, impara le lingue. Decide di partire per lavoro con Myu e trovano il tempo per ritagliarsi qualche giorno di vacanza in Grecia. Tutto ad un tratto, qualcosa sconvolge i destini dei nostri personaggi. Sumire sparisce. Lo stile di scrittura è molto accurato, elegante e ricercato. La spensieratezza delle prime pagine, lascia il posto ad un dramma misterioso. C’è qualcosa di spirituale in questo romanzo. Sembra di percorrere un viaggio d’educazione sentimentale. Non sono un’amante dei “finali aperti” , ma Murakami (non so se consapevolmente o meno) riesce a sconvolgere: il finale dedotto da un lettore potrebbe non essere lo stesso degli altri. L’ interpretazione è personale e soggettiva, ciò che è certo è il suo essere ‘prepotentemente’ travolgente. Non riesco a decidere se ho apprezzato o meno il dubbio che avvolge l’intero romanzo: cosa è sogno, cosa realtà?! Indiscutibile , secondo me, la capacità di Murakami di trattare l’amore in maniera profonda, arriva al cuore.
Federica Catania