La vita quotidiana di un oscuro villaggio svizzero, Magendorg, fa da sfondo al dramma personale di Matthai, un brillante poliziotto che proprio il giorno prima di assumere un prestigioso incarico è chiamato ad indagare su di un terribile delitto. Una bambina, Gritli, viene ritrovata orribilmente assassinata ai margini di un bosco. I sospetti della rude gente del posto, contadini ed artigiani dediti solo al lavoro, convergono subito ed inesorabilmente su di un ambulante, von Gunten, che periodicamente passa per il paese per vendere la sua mercanzia. Rischia il linciaggio von Gunten. Pur con qualche perplessità la polizia cantonale lo arresta. Matthai rimane fortemente perplesso di fronte all’accusa che viene mossa all’ambulante. Sembra che nessuno voglia credergli quando professa la sua estraneità al delitto. Le perplessità aumentano allorché viene a conoscenza che l’ambulante, dopo essersi dichiarato colpevole al termine di un lungo interrogatorio, si è impiccato. La vicenda sembra conclusa, ma non per Matthai. Anzi ora comincia il suo dramma. Rinuncia all’importante incarico, ma rinuncia anche a fare il poliziotto perché fermamente convinto che il responsabile del delitto, anzi dei delitti in quanto altre bambine erano state uccise nei dintorni in circostanze e con modalità pressoché identiche, non sia stato ancora trovato. Matthai conserva ne suo intimo un segreto. Nel momento in cui aveva comunicato ai genitori della bimba il suo ritrovamento, aveva fatto la promessa di scoprire il colpevole. E questa promessa egli vuole mantenere a costo di tutto. Egli continua ad essere fermamente convinto che il caso non sia ancora chiuso. Sulla base di indizi ricavati nel corso delle sue personali indagini, va ostinatamente alla ricerca del colpevole semplicemente decidendo di attenderlo in un determinato posto dal quale ritiene che l’assassino un giorno dovrà necessariamente transitare. Per far ciò trova sistemazione in una stazione di sevizio e qui giunge a preparare l’esca secondo lui più giusta per farlo cadere in trappola. Il tempo passa. Un giorno è vicinissimo a realizzare il suo sogno. Sono con lui il suo ex capo ed altri poliziotti ed anche un magistrato. Ma tutto svanisce d’un canto. Dopo anni, proprio al suo ex capo, in una situazione ai limiti dell’assurdo, toccherà di venire a conoscenza della verità sulla morte della povera Gritli e sugli altri delitti di bambine avvenuti per mano della stessa persona. Torna da Matthai alla stazione di servizio.Lo trova seduto su una panca. Puzza d’assenzio e fuma un sigaro, sempre in attesa dell’assassino. Gli dice ogni cosa sul.delitto sui delitti. Ma l’ormai vecchio Matthai, perso nei suoi pensieri, sembra che nemmeno lo ascolti. Un bel libro, ricco di tormentati drammi interiori descritti dall’autore in maniera tale da coinvolgere il lettore nel loro percorso. Un libro, scritto in maniera scorrevole, che si legge quasi d’un fiato, ma che tuttavia obbliga il lettore a ritornarci su per meditare sulla figura di un uomo che ha rinunciato a tutto, ma non al desiderio di trovare il responsabile di un tremendo delitto che indirettamente ha condizionato la sua vita.

Domenico Intini