Il maresciallo Binda, ormai pensionato e dedito alle investigazioni private, racconta una sua indagine risalente al 1969, quando, per scoprire l’assassino di una spia svizzera, venne inviato a svolgere un’indagine sotto copertura all’interno del carcere di San Vittore. Purtroppo i movimenti all’interno della struttura risultano difficili e i tre sospettati d’omicidio muoiono anche loro assassinati senza che Binda possa impedirlo. A complicare la situazione c’è lo scoppio di una rivolta all’interno del carcere; ciò costringe l’allora brigadiere a far cadere la propria copertura. L’indagine continua al di fuori e Binda riesce ad individuare le ragioni di questi omicidi così oscuri in una vendetta che ha radici lontane, per la precisione all’epoca fascista. Parlando con un contrabbandiere che operava all’epoca nelle zone del lago Maggiore, una storia orribile e legata agli ebrei viene portata alla luce. E adesso per Binda il puzzle comincia a prendere forma… Molto ben scritto e congegnato questo giallo. Una piacevole lettura!
recensione di Anto Spanò