Oh, cos’è questo amore
Oh, cos’è quel rumore lancinante
giù nella valle, un rullare, un rullare?
Nient’altro che i soldati in marcia, caro,
i soldati scarlatti.
Oh, cos’è quella luce che mi abbaglia
in lontananza come un lampo, un lampo?
Non è che il sole sulle armi, caro,
mentre avanzano svelti.
Oh, che fanno con tutti quegli arnesi,
cosa faranno stamane, stamane?
Solo manovre, come sempre, caro,
o forse è un segnale.
Oh, perché sono usciti in strada
e voltano il capo, in fila, in fila?
Sarà arrivato un contrordine, caro.
Ma perché ti inginocchi?
Oh, non si sono fermati dal dottore
né frenano i cavalli, i cavalli?
Bé, di feriti non ne hanno, caro,
nessuno in quei reparti.
Oh, è il parroco che cercano, quel vecchio
tutto bianco, sarà lui, sarà lui?
No, vanno oltre, oltre il cancello, caro,
senza fargli visita.
Oh, toccherà al fattore qui accanto,
a lui che è così furbo, così furbo?
La fattoria l’hanno passata, caro,
e già stanno correndo.
Oh, dove vai? Rimani qui con me!
Le tue promesse erano inganni, inganni?
No, ho giurato di amarti, caro,
ma ora devo andare.
Oh, è rotto il chiavistello, è a pezzi l’uscio,
oh, la via che hanno scelto è questa, è questa;
hanno così pesanti gli stivali
e hanno occhi di fuoco.