La Peste è un romanzo di Albert Camus scritto nel 1947, è ambientato ad Orano in Algeria ( in quel periodo sotto la colonizzazione francese) negli anni quaranta. Orano è una cittadina tranquilla, la vita quotidiana trascorre serenamente finché un evento straordinario sconvolge la comunità: in pochi giorni migliaia di topi muoiono misteriosamente. La popolazione e le autorità non comprendono il motivo, ad eccezione del dottore Rieux che dopo la morte del portinaio del suo stabile Michel riesce a capire prima di tutti il pericolo che sta avvenendo. Con l’aiuto del suo collega anziano Castel, studiando la sintomalogia dei casi che si susseguono, giungono ad un referto indiscutibile: è peste. Dopo tentennamenti degli abitanti e delle autorità sulla nuova “realtà”, quando oramai la situazione è fuori controllo, viene dichiarata la quarantena e l’isolamento per l’intera città. Vari personaggi contornano il romanzo: il commerciante Cottard che dopo un tentato suicidio fallito, diventa contrabbandiere di beni primari ed è uomo di spicco del mercato “nero”; Padre Paneloux che nei suoi sermoni convince i suoi fedeli che la peste è una punizione divina; il giornalista Rembert che inizialmente cerca in tutti i modi di sfuggire alla quarantena per raggiungere la propria fidanzata ma successivamente grazie all’esempio eroico del dottore Rieux decide di restare per combattere anch’esso il morbo. I mesi si susseguono, la pestilenza fa il suo corso, ma alla fine viene sconfitto. La popolazione è in festa, ma non tutti sono contenti, c’è anche chi in un momento di giubilo totale, per interessi propri è dispiaciuto per la fine dell’epidemia. Il romanzo insieme a Lo straniero, fa parte del ciclo della rivolta, dove viene espresso il pensiero filosofico del nichilismo nietzscheano e dell’esistenzialismo ateo. Camus vuole evidenziare la sua denuncia contro la guerra e contro in particolar modo verso il Male Assoluto:il nazionalsocialismo, rappresentato nell’opera dal morbo della peste.Il padre Paneloux è la Divina Provvidenza e la resistenza cristiana, che nulla possono da sole contrastare l’avanzata nazista. Il mercante Cottard raffigura il bieco collaborazionismo francese che contribuì alla formazione del governo fantoccio di Vichy. Il giornalista Rambert è identificato in Jean Paul Sartre, filosofo e amico dell’autore. I morti della pestilenza, rappresentano tutti i caduti, morti per causa del nazismo. Successivamente a questa analisi generale, Camus sottolinea in diversi punti della sua opera, la personale posizione di contrarietà sulla pena di morte ( tema già affrontato nel suo romanzo precedente Lo Straniero), e sul suo ateismo, il cosiddetto esistenzialismo ateo, argomento discusso nei suoi numerosi saggi.
recensione di Antonio Martino
- EAN: 9788845283512
- prezzo 13,00 euro