Scritto nel 1947, libro che ha riscosso un grande successo. La storia si svolge a Orano città senza alberi e senza niente, a parte i fiori che vengono portati da fuori, si svolge nel 194… , il protagonista principale è il medico Rieux , il primo a scoprire un ratto morto sul suo pianerottolo, da li ne scopriranno a migliaia in tutta la città e moriranno tutti, così inizierà la peste. Moriranno parecchie persone, il primo il portiere della palazzina del dottore, il medico dopo essersi consigliato con dei suoi colleghi, capiscono che si tratta di peste, le morti aumentano e così chiedono di chiudere la città. Ma la gente reagisce in modo strano, continuano la vita di sempre, lavorando e uscendo la sera, con il passare del tempo si accorgeranno delle cose che veramente gli mancano, dagli amanti divisi, dalle coppie di fatto e dagli amici . Rambert, un giornalista si raccomanda al dottore per raggiungere la moglie che si trova a parigi, il parroco Paneloux vuol convincere tutti che quello che sta accadendo è una punizione divina, Cottard dopo aver provato il suicidio sembra provare un insana soddisfazione nel vedere i suoi concittadini soffrire, infine Tarrou straniero della città e cooprotagonista del dottore, terrà cronaca della peste nei suoi taccquini. La gente non sembra reagire vanno avanti senza voglia, il dottore vuole lottare fino alla fine insieme a Tarrou, vedranno morire i loro amici ma non si arrenderanno. Dalla Peste, ne viene fuori un Camus pessimista ma non totale, Il male è nella vita ma Camus vuole compiere il suo dovere e guarire se possibile il male altrui, oltre a rifiutarlo in se per non trasmetterlo ad altri in uno sforzo estremo della volontà. L’uomo è chiamato ad essere eroe, data l’emergenza del morbo (male) che infetta ogni vita. un libro che ti fa riflettere sulle priorità della vita, un pò cupo ma una piacevole scoperta Camus di cui non avevo letto nulla, lettura che consiglio!!!