Una grande nave è prossima alla partenza,  piena di viaggiatori,  bagagli e  capannelli di persone organizzano il loro tem po in attesa di salpare. Tra di essi circola la voce che vi siano saliti personaggi importanti dell’epoca tra cui attrici, attori e il più grande giocatore di scacchi del momento, Mirko Czentovič. Si nota un uomo seduto da parte senza dare confidenza,  chiuso nei suoi pensieri,  volutamente lontano da tutti: in realtà è proprio lui, il famoso scacchista russo! Spinto dalla curiosità,  un viaggiatore (nostra voce errante) gli si avvicina,  proponendogli una partita, presto accettata. Da quel momento in poi sarà un susseguirsi di persone che si offrono per provare delle  mosse, motivate dalla curiosità di battere questo famoso giocatore. Su di lui raccontano che quando era piccolo e povero, fu allevato dal suo parroco che gli dava lezioni in varie materie senza alcun risultato; ma il ragazzino da sempre preferiva osservare il suo maestro mentre giocava a scacchi con il maresciallo, ogni giorno tre partite: fu così che  imparò in silenzio come  divenire campione mondiale e ricco! Le prime partite giocate con diversi viaggiatori, sono tutte vinte da lui lasciando gli astanti stupiti dalla facilità con cui fosse capace di risolvere guardando la scacchiera. Ecco  avvicinarsi  al tavolo un altro giocatore, il Sig. McConnor, che si dichiara esperto e  molto ricco,  il quale arriva a scommettere delle puntate molto molto alte pur di batterlo,  ma senza risultato. Furioso,  il magnate abbandona il posto per cederlo al Signor B., un misterioso tedesco  la cui storia è molto interessante! Amministratore insieme a suo padre dei beni riguardanti i monasteri che durante la  Seconda Guerra Mondiale Hitler volle requisire, fu convocato dal Comando  tedesco  per conoscere l’ammontare delle ricchezze da lui gestite,  ma di fronte al suo silenzio e la sua attenzione a non rivelare la verità,  fu  recluso in  un carcere un po’ particolare, ospite riverito ma perseguitato con interrogazioni continue di notte e di giorno. In una situazione di grande desolazione il signor B,  dopo un periodo di grande confusione  mentale, decise di salvarsi e rubò con grande pericolo un libro sugli scacchi!  Questo “furto” lo salvò perché  imparò a giocare tutte le  partite nel libro  sulla copertura del suo letto fatta a scacchi e dopo contro se stesso,  inventandosi  le mosse. Tutto questo gli evitò la disperazione e di uccidersi ma diventò la sua ossessione. Un giorno iniziò a gridare come un ossesso e  e  non avendo rivelato nulla di importante, fu liberato, con la raccomandazione di evitare gli scacchi!  Ora il signor B  affronta il giocatore più famoso in  diverse battaglie,  tra silenzi e mosse lente  che mirano a studiare i passi   futuri ma creano anche nervosismo!  Ma ecco che quando ormai il signor B. sta per superare il campione,  inizia a tremare, per cui aiutato dalla nostra voce narrante, evita che la sua pericolosa ossessione torni!  Come finisca la storia è quanto mai curiosa, del resto Zweig ci ha abituati a finali sfiziosi!  Un gran lavoro d’introspezione dell’animo dei personaggi, molte lezioni di mosse famose, anche il lettore partecipa e tifa: beato chi sa giocare a scacchi, potrebbe provare tutte le partite! Vi auguro una buona lettura!

Maria Cisonna