1930 le strade di Berlino non sono sicure gli scontri tra nazionalsocialisti e comunisti sono sempre più frequenti; la crisi economica non accenna pian piano si fa sentire sempre di più. L’industria cinematografica sta cambiando si iniziano a girare i primi film sonori; proprio mentre si sta girando un di questi film la famosa attrice Betty Winter trova la morte. Il caso viene affidato al commissario Gereon Rath, tipo ombroso non sempre ligio alle regole e al gioco di squadra preferisce la caccia solitaria, all’inizio il caso sembra essere un semplice incedente. Durante le indagini incontra una sua vecchia conoscenza, Manfred Oppenberg, che gli racconta che la sua attrice di punta, Vivian Franck, è scomparsa da un mese e il commissario inizia a pensare che la morte della Winter non sia stato affatto un incidente. Riferito tutto questo al suo superiore, con il quale non va molto d’accordo, il commissario capo Bohm, Gereon in barba a tutti e alle regole continua la sua indagine in solitaria. Le cose iniziano a complicarsi quando Vivian Franck viene ritrovata morta e poco dopo scompare anche un’altra attrice, che verrà ritrovata morta nelle stesse condizioni della Franck. In mezzo a tutto questo arriva il commissario Rath senior, padre di Gereon, per affidargli un incarico delicato; rintracciare la persona che ricatta il borgomastro di Colonia; e Gereon farà una nuova conoscenza, un piccolo cucciolo di cane che è l’unico che gli riscalda il cuore. Un giallo ben scritto e con un bell’intreccio che tiene il lettore collegato alle pagine
Matteo Cecchini