Le storie che Camilleri ci racconta sono sempre godibilissime, e questa non fa eccezione! I fatti ruotano intorno ad una piccola moneta d’oro che rimase sepolta sotto terra nel 406 a. C., quando l’allora Akragas fu sconfitta dai Cartaginesi. Tale moneta ricompare agli inizi del ‘900 a Vigata, quando un contadino la recupera durante il suo lavoro nelle terre di uno dei nobili siciliani. L’uomo decide di donarla al medico condotto per ricompensarlo del fatto che, anni prima, gli curò una gamba che volevano amputargli. Ma la moneta da quel momento, oltre a causare una serie di eventi, anche delittuosi, appare e scompare…finchè non troverà un “padrone” alla sua altezza.

recensione di Anto Spanò