Nel panorama editoriale ormai è opinione diffusa che esistano libri di serie A e libri di serie B: a quest’ultima categoria appartengono vari generi e varie collane pubblicate da qualche editore come ad esempio gli Insuperabili Gold della Newton Compton Editori. Questi libri sono etichettati come libri leggeri, di scrittori di rango inferiore; dissento totalmente. Questo libro è stata una piacevole scoperta, uno di quei romanzi che mi ha tenuto attaccata alla pagine e che mi stava facendo perdere la fermata della metro. Narrato su due piani temporali, seguiamo le vicende di Marijke, prigioniera politica nel campo di Buchenwald, la quale con la promessa di raggiungere prima la felicità accetta di lavorare al bordello per prigionieri appena costruito, Karl Muller, SS vicedirettore del campo, e Luciano, giovane attivista politico imprigionato nell’Argentina dei desaparecidos. Solo di Marijke conosciamo i pensieri, perché le sua storia è narrata in prima persona, e ciò contribuisce a capire quanto può essere strana e debole la mente ridotta allo spirito di sopravvivenza, ma non solo; perché quello che prova sebbene appaia complicato, è vivo e intenso. La penna è piuttosto lineare, forse a volte quasi acerba, ma le pagine scivolano via; era da tanto che non divoravo così in fretta un libro. Consigliato.
Luana Indelicato