“Uno non toccare le lancette. Due domina la rabbia. Tre non innamorarti mai e poi mai, altrimenti nell’orologio del tuo cuore la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi”. Cos’è la meccanica del cuore, dei sentimenti e dell’amore? Ce lo racconta il poliedrico Malzieu, musicista e leader di uno dei più famosi gruppi rock, usando una favola per adulti. Gli ingredienti della favola ci sono tutti: un bambino abbandonato dalla giovane madre, una levatrice che viene considerata quasi una strega, un amore adolescenziale ed il cattivo Joe. La storia inizia ad Edimburgo in un freddo aprile del 1874, dove una giovane madre dà alla luce un bambino che decide di non tenere. Il piccolo Jack ha un difetto al cuore e solo grazie alla levatrice-strega Madeleine riesce a salvarsi. Madeleine inserisce un orologio a cucù per far battere il cuore regolarmente, ma il piccolo Jack deve stare lontano dalle emozioni forti, come la rabbia e soprattutto l’amore, o la meccanica del cuore si romperà. Nonostante le raccomandazioni della levatrice, Jack incontra Miss Acacia il giorno del suo decimo compleanno e se ne innamora perdutamente. La cerca per molti anni, scontrandosi con violenza, con un suo compagno di scuola: Joe. Miss Acacia, una soubrette molto bizzarra, ricambia l’amore di Jack sino a che Joe non torna di nuovo in scena. Lo stile è ricercato, molte sono le metafore usate magicamente dall’autore. Non è una favola per bambini, non solo per l’epilogo, ma perché ci sono tante scene cruente narrate e l’amore tra i due protagonisti non matura mai, resta una tiepida cotta adolescenziale fatta di attrazione e curiosità che si infrange davanti ai primi ostacoli della vita.
recensione di Ilaria Cecchi