Tom Sherbourne è un giovane australiano che ha combattuto nella Grande Guerra, ha ucciso, ha visto morire e si è anche distinto per il coraggio mostrato. Ma la guerra è un’esperienza che non si dimentica e che segna in modo indelebile; Tom deve ricominciare a vivere una vita che non sente di meritare! Accetta di sostituire per qualche mese il guardiano del faro di Janus Rock, ma la sua competenza trasforma il lavoro a tempo indeterminato. Tom sta bene su quell’isola selvaggia, da solo su un lembo di terra che divide due oceani. Durante una licenza sulla terraferma incontra Isabel, giovanissima donna caparbia e piena di vita. Izzy è testarda, nessuno la distoglierà mai dal proposito di diventare la signora Sherbourne! Quella giovane donna riesce a dare a Tom una nuova ragione di vita e i due iniziano con entusiasmo la propria vita di coppia. Purtroppo gli aborti si susseguono, Izzy è depressa e, quando sull’isola approda una piccola barca con un cadavere e una neonata, decide che quella è l’unica occasione che ha per sperimentare la maternità. Tom è riluttante, ma si lascia convincere. Passano gli anni e, per caso, si scopre l’identità della bimba che ormai è Lulù del faro. Che fare? E’ necessario rimediare o è meglio tenere nascosta la verità? Da qui in poi è tutto un dilemma, un sentirsi divisi tra senso di colpa e senso di lealtà, tra paura di compromettere gli equilibri e certezza di non poter rinunciare a un amore puro. Tom e Izzy saranno in grado di superare questo momento, di continuare ad amarsi? Ovviamente non posso dirlo, ma ammetto di aver trovato questa storia intensa e struggente ed a un certo punto non ho più saputo per chi parteggiare. E alla fine mi sono pure commossa. Ed un libro che mi fa commuovere ha diritto al massimo dei voti!
Anto Spanò