Esiste la giusta distanza tra noi e gli altri? E’ l’eterna domanda che la protagonista femminile di questo romanzo, Aurora ( matematica), si pone dall’inizio alla fine del racconto. Aurora incontra Luca che è ancora una studentessa, resta affascinata dai modi garbati di un uomo più grande di lei che la protegge per tutta la vita, al contrario di ciò che ha sempre fatto suo padre, che ha abbandonato lei e sua madre quando era ancora piccola, per ricercare quella passione effimera che si brucia e si consuma in poco tempo. Aurora si trasferisce in Inghilterra dopo la morte della madre e là incontra Raffaele, del quale si innamora. Il destino, però, ben presto si mette in mezzo alla giovane coppia e dopo la scomparsa di Raffaele, saranno di nuovo le braccia di Luca ad accogliere Aurora. Il romanzo è fluido, molto dettagliate sono le descrizioni dei protagonisti analizzati nelle loro più profonde sfaccettature. Particolarmente azzeccata la scelta di raccontare la storia sia dal punto di vista di Aurora che di Luca, per farci capire come la stessa situazione possa essere diversa a seconda di chi la vive. Un racconto che si interroga sull’esistenza dell’amore vero, quello che resiste nonostante le avversità della vita, che supera gli ostacoli e si fa ancora più forte durante una disavventura aerea. L’incipit è molto promettente, originale, l’autrice ha saputo mettere la “giusta distanza” affinché il lettore deduca chi sono i “veri” protagonisti del volo aereo.
Ilaria Cecchi