La figlia della fortuna è il secondo libro della trilogia di cui fa parte anche La casa degli spiriti, romanzo iconico di Isabel Allende. La protagonista principale è Eliza, abbandonata ancora in fasce, davanti alla porta di casa dei fratelli Sommers di origine britannica che vivono a Valparaiso in Cile. È ambientato nella prima metà del 1800. I Sommers sono una famiglia abbiente composta da John e Jeremy che conducono un’ attività di navigazione e da Rose che fin da subito nutre un forte spirito materno verso Eliza. Accudisce e cresce amorevole questa piccola creatura innocente come fosse figlia sua. Le impartisce una rigida educazione anglosassone ma grazie alla presenza di due governanti indio Eliza conosce anche la cultura e la tradizione cilena. La seconda parte del romanzo è ambientato in California in vari luoghi. È il periodo cruciale dove scoppia “la febbre dell’oro”; sognatori, avventurieri da tutte le parti del mondo e anche da Valparaiso partono per il leggendario “El dorado” alla ricerca della realizzazione del grande sogno ed Eliza per ritrovare il proprio amato. Per chi ha letto La casa degli spiriti anche se nel contesto letterario fa parte della stessa trilogia, in questo romanzo i personaggi sono diversi, si troveranno solo alcuni interpreti come camei improvvisi non fondamentali nella narrazione. È un’opera di ricerca di libertà, di avventura e d’amore, temi molto cari alla scrittrice cilena. La trama avvincente in uno sfondo ottocentesco del far west, tra cercatori di pepite, saloon e banditi, appassioneranno notevolmente il lettore. Ritratto di seppia è il terzo ed ultimo capitolo di questa serie che sicuramente leggerò prossimamente.

Edizione Feltrinelli

 

Antonio Martino