“La disciplina di Penelope” è un romanzo di Gianrico Carofiglio, pubblicato nel 2021 da Mondadori per la collana “I gialli Mondadori”. Viene raccontata la storia di Penelope, ex pubblico ministero, di cui non si conosce il motivo della fine della carriera, che si sveglia a casa di un ragazzo sconosciuto dopo aver passato la notte insieme. Dopo essere andata via, si incontra in un bar con un uomo indagato per l’omicidio della moglie, desideroso di voler sapere da chi sia stata uccisa la donna, dal momento che il suo cadavere è stato trovato abbandonato in una campagna di Rozzano, una città della periferia milanese più di un anno prima e nel posto non erano presenti tracce di sangue che potessero risalire a lei. Una volta ascoltato il marito, Penelope pensa se voler accettare o meno il caso ma è grazie ad alcune sue conoscenze degli anni di pubblico ministero che decide di prendere in mano le indagini, arrivando così alla conclusione del caso. Il romanzo è scritto molto bene, la storia è fluida e tiene il lettore incollato alle pagine; gli stessi dialoghi non sono banali e aiutano nello scoprire di più la figura di Penelope, donna capace di risolvere casi complessi a cui nessuno sembra trovare una via d’uscita. Grande importanza è anche data alla città di ambientazione del libro, Milano, di cui vengono descritti con minuzia gli stessi quartieri in cui viene raccontata la storia, soprattutto le zone descritte dal punto di vista della protagonista, a lei sconosciute e che scopre per la prima volta. Il libro è adatto a essere letto in un fine settimana estivo sotto l’ombrellone, non risulta banale e lascia il lettore senza parole. Consigliato!

 

recensione di Lorenzo Peluffo

 

libriMondadori

 

Editore: Mondadori
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 19 gennaio 2021
Pagine: 192 p., Brossura
  • EAN: 9788804726739
Libri di Gianrico Carofiglio
Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, Pubblico Ministero a Foggia e come Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. Il suo primo romanzo è del 2002, Testimone inconsapevole, edito da Sellerio. Con quest’opera Carofiglio ha inaugurato il legal thriller italiano. Il romanzo, che introduce il personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri, ottiene vari riconoscimenti riservati alle opere prime, tra cui il Premio del Giovedì “Marisa Rusconi”, il premio Rhegium Iulii, il premio Città di Cuneo e il Premio Città di Chiavari. Sempre con protagonista Guerrieri, da Sellerio seguono nel 2003 Ad occhi chiusi (premio Lido di Camaiore, premio delle Biblioteche di Roma e “miglior noir internazionale dell’anno” 2007 in Germania secondo una giuria di librai e giornalisti) e nel 2006 Ragionevoli dubbi, premio Fregene e premio Viadana nel 2007, premio Tropea nel 2008. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo Il passato è una terra straniera (Rizzoli, 2004), premio Bancarella 2005, da cui è tratto l’omonimo film prodotto da Fandango nel 2008; con il fratello Francesco la graphic novel Cacciatori nelle tenebre (Rizzoli 2007), premio Martoglio; L’arte del dubbio (Sellerio 2007); Né qui né altrove (Laterza 2008); Il paradosso del poliziotto (Nottetempo 2009); Le perfezioni provvisorie (Sellerio 2010); Il silenzio dell’onda (Rizzoli 2011), Il bordo vertiginoso delle cose (Rizzoli 2013)La casa nel bosco (scritto con il fratello Francesco, 2014). Tra le più recenti pubblicazioni Einaudi si ricordano: Una mutevole verità (2014) e la nuova indagine di Guido Guerrieri La regola dell’equilibrio, Passeggeri notturni e L’estate fredda (2016); Alle tre del mattino (2017), La misura del tempo (2019) e Non esiste saggezza. Edizione definitiva (2020). Altre sue pubblicazioni sono: Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose. (Feltrinelli, 2020) e La disciplina di Penelopee (Mondadori, 2021). Premio Speciale alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016.