La città dell’assedio di Luca Buggio La Corte Editore Secondo capitolo della saga storica su Torino, Luca Buggio ci regala ancora suspense ed emozioni con quest’ultima opera. Siamo nel 1706 e il Ducato di Savoia è sotto assedio da parte dei francesi, la loro sede operativa è situata a Pianezza alle porte della capitale sabauda. Tra bombardamenti ed incursioni improvvise Torino è sotto un forte assedio. In questo romanzo troviamo i personaggi del libro precedente, Gustin fidata persona del potente ministro Gropel e Laura semplice profumiera che vive al Balôn popolare rione torinese ancora esistente. Un misterioso efferato omicidio avverrà alle porte del Santuario della Consolata e Gustin avrà il compito difficile di trovare il colpevole, per rasserenare la popolazione. La Sacra Sindone per precauzione viene trasferita in altra sede, l’effigie bronzea del toro simbolo della città, in sommità del campanile viene rimosso per evitare un facile bersaglio da parte dei cecchini francesi. I torinesi sono disorientati, a causa di questo misterioso assassino e senza più le loro simboliche scaramanzie religiose e pagane. Dio da che parte sta? L’ingegnere Bertola intanto progetta e fa costruire una serie di gallerie sotto la città come estrema difesa. In questi cunicoli avverranno fatti strani, tra incontri segreti esoterici, sacrifici umani, il Bene combatterà un’altra avvincente guerra contro il Male. I misteri non verranno risolti completamente e sicuramente saranno svelati nell’ultimo capitolo della trilogia: La città dei santi.
Antonio Martino
Luca Buggio
Nato a Torino, dove vive e lavora, Luca Buggio si è laureato in Ingegneria, ed è anche scrittore, regista e attore teatrale. Ha esordito nel 2009 con La danza delle Marionette. Con La città delle streghe, primo romanzo per La Corte Editore, ci ha trasportato nella Torino del 1700 e ha conquistato tantissimi lettori per la capacità di raccontare storie appassionanti e allo stesso tempo molto dettagliate storicamente. Con La città dell’assedio, ci fa tornare nella Torino del XVIII secolo, questa volta, nel pieno della battaglia che segnò il destino dell’Italia intera.