“La città dei vivi”è un romanzo di Nicola Lagioia, edito da Einaudi e pubblicato nel 2020. Il libro è il resoconto del “delitto Varani”, il caso di cronaca nera che ha sconvolto l’Italia nel marzo 2016. Domenica 6 marzo 2016 Manuel Foffo, mentre si reca a un funerale col padre, ammette di avere fatto una cosa mai pensata prima: ha ucciso un uomo. Il ragazzo è Luca Varani, ragazzo 22enne della periferia romana, il quale ha deciso, per guadagnare qualche soldo in più, di prostituirsi. Per questo motivo, decide di prendere parte a un festino a base di alcol e droga organizzato da Manuel Foffo e Marco Prato, ragazzo omosessuale con una grande voglia di diventare una persona del sesso opposto, PR della movida romana e con una forte carica persuasiva nelle persone con cui ha a che fare. Inizia, in questo momento, la ricostruzione della vicenda, alternando momenti della storia di cronaca a momenti della vita personale dello scrittore, in particolar modo a come lui è venuto a conoscenza della storia e come lui l’abbia seguito nel suo sviluppo. Questo romanzo si può indicare come un report giornalistico, nel quale lo scrittore fa una ricostruzione di un caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia intera. Il luogo in cui si svolge la storia è la città di Roma, una Roma che viene raccontata come sporca, piena di animali e di contraddizioni, di cose vietate, di spaccio di droga e prostituzione. È questo scenario quello che fa da sfondo a una vicenda entrata nel ricordo dell’Italia intera, quasi come se anche la Capitale fosse un personaggio della storia, un qualcosa che ha contributo a rendere la storia raccontata reale, come se fosse una conseguenza normale di quello che può essere la notte romana. Oltre a raccontare il caso in sé, Lagioia da anche la sua impressione sulle conseguenze del caso, soprattutto il modo in cui i mass media hanno raccontato la vicenda e come questi siano serviti nella creazione dell’opinione pubblica a seguito della vicenda. Ci sarebbe ancora tantissimo da dire sul libro, sicuramente è un romanzo che non può lasciare indifferenti, lasciando una traccia nel lettore, uno di quelli che si leggono tutto d’un fiato, tenendo il lettore incollato alle pagine fino a scoprire le conseguenze della storia. Consigliato!
recensione di Lorenzo Peluffo