È il 16 luglio del 1942, una data storica ed infame per il popolo francese. Con la collaborazione del governo fantoccio di Vicky, i nazisti iniziano un’operazione di rastrellamento degli ebrei. A Parigi al Vel d’Hiv, un ampio velodromo, vengono rinchiusi migliaia di ebrei e poi internati nel campo di Beaune-la-Rolande, pronti ad essere spediti verso il campo di concentramento di Auschwitz. La famiglia Starzynski di religione ebraica, viene arrestata nel proprio appartamento situato nel centro parigino. La piccola Sara Starzynski di undici anni è tra le protagoniste principali del romanzo. Nel 2002 Julia è una giornalista d’inchiesta parigina, viene incaricata di svolgere un documentario sui fatti del Vel d’Hiv. La maggior parte dei francesi disconosce questa pagina vergognosa scritta dal proprio Paese. I destini di Sara e di Julia saranno uniti tramite una ” chiave”: la Storia non dimentica, anche dopo un lungo periodo chiede il suo conto. L’Olocausto è stato un dramma, una colpa che non ha riguardato solamente la Germania nazista ma l’intera umanità. Anche in Italia abbiamo contribuito a scrivere pagine vergognose sulla grande tragedia della Shoah. Le leggi razziali mussoliniane del ’38, i campi di Fossoli e di Risiera di San Sabba, il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, da dove partivano i convogli verso i campi della morte. Dal romanzo è stato tratto anche un film. Non bisogna, non dobbiamo dimenticare.
Edizione Mondadori
Antonio Martino
Nata nel 1961 a Neuillysur-Seine, Tatiana de Rosnay è di origine inglese, francese e russa. Laureata in letteratura inglese presso l’università di East Anglia, a Norwich, dal 1992 ha pubblicato otto romanzi, tra cui La chiave di Sara, Segreti di famiglia, Daphne. Collabora con la rivista Elle. Vive a Parigi con il marito e i suoi due figli.