“La casa delle madri” di Daniele Petruccioli

“La casa delle madri” è il romanzo d’esordio di Daniele Petruccioli, pubblicato nell’ottobre 2020. Viene raccontata la storia della famiglia di Ernesto ed Elia, gemelli, e dei loro genitori, Speedy e Sarabanda. I gemelli sono diversi dal fatto che Ernesto ha dei problemi fisici a causa di quello che si crede essere un errore avuto al momento della nascita da un medico inesperto: il bambino non voleva nascere, il medico ha usato uno strumento per fare uscire il bambino con un parto naturale, al contrario di quello che sperava la madre, avendo, così, danneggiato il cervello del neonato. Di conseguenza, il fratello Elia si è sempre sentito “obbligato” ad essere protettivo nei confronti del fratello, dalla sua infanzia fino all’età adulta. I genitori, invece, si sono separati quando i gemelli erano ancora piccoli, abituandoli a sentirsi divisi tra due genitori fin da bambini. Particolarità della storia è raccontare la vita della famiglia attraverso le case in cui hanno vissuto: la casa dei nonni, quella della loro infanzia e quella al mare, dove la famiglia era solita passare le vacanze, mostrando come queste siano eredi di una storia passata, la storia delle persone che le hanno abitate e come la loro testimonianza sia ancora presente nel momento in cui un’altra famiglia si reca a vivere di nuovo lì. Il romanzo è scritto molto bene, presenta una scrittura abbastanza fluida anche se non segue il susseguirsi cronologico degli eventi, descrivendo un evento che avviene prima di quello che era stato raccontato nel paragrafo presente, seguendo, però, l’ordine in cui viene presentata la casa, come se fosse lei a raccontare la storia della famiglia. Il ritmo è abbastanza lento, elemento apprezzato dal momento che aiuta in una maggiore riflessione sulla storia e per entrare ancor più nel profondo della storia. Anche i personaggi sono ben descritti e raccontati durante tutta la storia, fino ad arrivare alla fine di questo a sentirne quasi la loro mancanza e provando empatia per ogni loro azione e per ogni loro sentimento che viene provato e raccontato. Consigliato

recensione di Lorenzo Peluffo