Primo romanzo della scrittrice statunitense, racconta la vita di due figure chiave dell’Iliade: Achille e Patroclo. Quest’ultimo è il narratore dell’opera, costretto fin da ragazzo all’esilio, verrà accolto con amore da Peleo, re di Ftia e padre di Achille. I due adolescenti cresceranno insieme, nascerà un amicizia intensa e travagliata, il loro legame verrà anche osteggiato da Teti, ninfa del mare, madre opprimente del principe di Ftia. Achille è una figura primaria nell’opera omerica, conosciuto da tutti come grande condottiero, il suo nome è scolpito per sempre nei miti della leggenda. Però nella sua indole non c’è uno spirito e desiderio di guerra, il fato lo costringerà ad una scelta: la sua bramosia di essere ricordato nei tempi lo spingerà ad intraprendere la vita del guerriero, l’unico ed insuperabile, più di Ettore suo nemico nei campi di battaglia, più di Aiace suo commilitone. Grazie agli insegnamenti del centauro Chirone affinerà le sue tecniche militari. Sono presenti molti interpreti della guerra di Troia, da Agamennone, Paride, Odisseo e molti altri, ma il romanzo non vuole essere assolutamente un sunto od una copia della grande epopea omerica. Il testo è centrato unicamente sul rapporto Achille – Patroclo, gli altri interpreti della mitologia greca sono la perfetta cornice del racconto. La Miller empaticamente ne descrive i loro sogni, sentimenti e speranze. È una testimonianza ed omaggio d’amore verso il poeta epico più grande: Omero.
recensione di Antonio Martino
- EAN: 9788831780988