“Qualcosa mi disse che lei aveva bisogno della biblioteca, qualcosa mi disse che la biblioteca avesse bisogno di lei”. Le biblioteche sono dei luoghi magici, unici, sono l’anima e il cuore di un popolo. In questo romanzo ambientato a Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale, Odile ha la passione e l’aspirazione di diventare una bibliotecaria e trova impiego presso l’american library. Entra immediatamente in sintonia con gli “abitanti” di questo luogo, i suoi colleghi e gli utenti sono personaggi bizzarri ed affabili; nasceranno amicizie e storie d’amore profonde ed indissolubili. Nella cornice di una Parigi sofferente dalle privazioni e dei razionamenti alimentari, dall’occupazione nazista della città, la biblioteca diverrà rifugio per stranieri ed ebrei e Odile con i suoi colleghi ed utenti dovranno affrontare la loro “guerra”per difendere la libertà e la salvaguardia e l’integrità dei testi ritenuti “scomodi” dalle autorità germaniche. Sono continui i flashback tra la Parigi degli anni 40 e l’America degli anni 80, dove Odile dopo varie vicissitudini si troverà a vivere. Oramai anziana e sola, emarginata dai propri concittadini di questo paesino americano, instaurerà un amicizia profonda e speciale con Lyli, un adolescente vicina di casa. Odile diventerà una madre protettiva per Lyli ma anche Lily sarà l’ancora di salvezza di Odile; l’aiuterá a superare i propri rimorsi, i propri dolori, a perdonare i propri sbagli del passato. In conclusione consiglio molto la lettura de La biblioteca di Parigi perché riassume l’amore smisurato per i libri fino a sacrificare la propria vita per la difesa della cultura e della libertà. Il lettore metterà in discussione la propria concezione dei sentimenti quale l’amore e l’amicizia. Nell’epilogo l’autrice specifica che la Library American è esistita davvero ed esiste tutt’oggi; alcuni suoi personaggi, alcuni racconti anche se romanzati sono davvero avvenuti.
recensione di Antonio Martino
- EAN: 9788811812142