S’ io t’amo? oh donna! io nol dirìa volendo,
S’ io t’amo? oh donna! io nol dirìa volendo,
Voce esprimer può mai quanta m’inspiri
Dolcezza al cor, quando pietosa giri
Ver me tue luci, ove alti sensi apprendo?

S’io t’amo? E il chiedi? e nol dich’io tacendo?
E non tel dicon miei lunghi sospiri;
E l’alma afflitta mia., che par che spiri,
Mentre dal tuo bel ciglio immobil pendo?

E non tel dice ad ogni istante il pianto,
Cui di speranza e di temenza misto,
Versare a un tempo, e raffrenare io bramo?

Tutto tel dice in me : mia lingua intanto
Sola tel tace, perchè il cor s’è avvisto,
Ch’a quel ch’ei sente, è un nulla il dirti: Io t’amo.

    0 commenti     di: Vittorio Alfieri

Tu m’ami?

Tu m’ami? oh gioja! i tuoi raggianti sguardi
Gira dunque ver me pietosi un poco;
Tua parte prendi del mio immenso foco,
O in me saetta men pungenti dardi.

Deh come dolce amorosetta sguardi!
Oh qual ne’tuoi begli occhi Amor fa gioco!
L’alma già già non trova in me più loco :
Or via, se m’ami, a m’aitar che tardi?

Tremule spesso e languidette io vidi
Le tue negre pupille umide farsi;
Nè par che sola in lor pietà si annidi.

Dicon tue luci : È poco amor giurarsi:
Dicalo il labro alfine; ond’io poi gridi:
Felice il dì ch’io venni, e vidi, ed arsi.

ll conte Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 – Firenze, 8 ottobre 1803) è stato un drammaturgo, poeta, scrittore e autore teatrale italiano. Viene considerato come uno dei poeti e scrittori italiani (in madrelingua piemontese) più importanti dell’epoca, percussore dell’epoca romantica, fu molto importante per la letteratura futura, le sue tragedie come Antonio e Cleopatra, che registra un grande successo; seguiranno poi Antigone, Filippo, Oreste, Saul, Maria Stuarda, Mirra, riuscendo ancora oggi ad avere un riconoscimento. Fu anche noto per i suoi viaggi in Europa, riuscendo ad avere anche dei contatti con e dei regnanti come Luigi XV e Federico I. Il 16 gennaio del 1749 nasceva a Asti, ll conte Vittorio Amedeo Alfieri da una nota e importante  famiglia nobile dell’epoca gli Alfieri, Monica Maillard de Tournon  e Antonio Amedeo Alfieri. Muore l’8 ottobre del 1803 a Firenze, a causa forse di gotta o artrite che lo tormentava da qualche anno.