Amante della storia, mi sono avvicinato al libro con grande curiosità. E pagina dopo pagina mi sono ritrovato a vivere gli anni turbolenti dell’Italia medioevale. L’ età dei Comuni, delle Signorie, dei potentati è dall’autore descritta con compiutezza, segno evidente e tangibile di una puntigliosa, direi esasperata ricerca storica. L’autore si sofferma sulle vicende di Castruccio Castracani degli Antelminelli, signore di Lucca. Un personaggio, spregiudicato, spietato, sanguinario, assetato di potere, freddo e determinato nell’assumere decisioni anche estreme, come l’eliminazione fisica di qualsiasi avversario, di chiunque fosse comunque d’ostacolo alla sua smodata ambizione. Un personaggio certamente in linea con i durissimi tempi dell’età comunale. Arrogante, privo di qualsiasi sentimento di pietà eppure disponibile ad ascoltare il pensiero del suo fidato fattore. Oppure apparentemente imperturbabile eppure profondamente colpito dentro di sé di fronte alle aspre rampogne del suo vecchio amico, il Maestro Deodato Orlando, da lui molto stimato ed unica persona che osasse rivolgersi a lui con toni critici e di rimprovero. L’ autore, fin dalle prime pagine del suo libro, rende il lettore pienamente partecipe delle turbolente vicende che sta descrivendo. Cosicché al lettore sembra di assistere, in prima persona, ai sanguinosi combattimenti, ai concitati dialoghi, ai subdoli inganni, alle congiure, alle torture che caratterizzano le avventurose vicende di Castruccio Castracani, signore di Lucca. Un libro che pur con la connotazione di un romanzo storico, offre al lettore l’affascinante cronaca di peculiari momenti storici che hanno segnato i turbolenti anni dell’età comunale. Un libro che si legge con piacere.
Domenico Intini