“L’ Arminuta”, breve romanzo di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del premio Campiello 2017, viene presentato come uno di quei romanzi capaci di toccare corde profonde. La protagonista e voce narrante è una ragazza di tredici anni, che si ritrova ad essere catapultata in una nuova famiglia, una nuova realtà, un mondo nuovo. Quello che credeva fosse il suo vero padre, la restituisce, come fosse un pacco, alla vera famiglia. Orfana di due genitori viventi, senza conoscerne il motivo, si sente inadatta, un pesce fuor d’acqua in questo nuovo posto e continua a porsi domande sul perché non possa far ritorno in quella famiglia che finora l’aveva fatta sentire al sicuro. L’Arminuta, letteralmente “la ritornata”, dovrà trovare le forze per adattarsi al nuovo contesto: dovrà abbandonare la vita agiata di città per ritrovarsi in paese, da figlia unica dovrà condividere il tetto con nuovi genitori e cinque fratelli. Unica nuova certezza è la complicità che, pian piano, sta nascendo con la sorella Adriana. La maternità è il tema predominante nell’opera, ma anche il legame familiare (in particolare con i fratelli Adriana e Vincenzo), il dolore, l’amore, l’abbandono, il sacrificio, sono ingredienti che rendono un piccolo capolavoro questo romanzo. L’autrice, con un linguaggio crudo, disperato, vivido e intenso, tiene incollato il lettore, pagina dopo pagina. Una storia dolce-amara da leggere d’un fiato.

 

recensione di Federica Catania

 

Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Anno edizione: 2019
Formato: Tascabile
In commercio dal: 5 febbraio 2019
Pagine: 176 p.
  • EAN: 9788806239848