Sullo sfondo della Palestina degli anni ‘20, tra Tel Aviv e Gerusalemme, si snoda la storia d’amore tra Golda Meierson, fervente attivista ebrea e Albert Pharaon, imprenditore e grande amante dei cavalli. Una storia impossibile a causa della guerra civile che di lì a breve impatterà il paese, e che prosegue finora, una storia da tenere nascosta per la dubbia moralità che potrebbe apparire dei due amanti. Giovane e agguerrita lei, malinconico e solitario Albert, scocca la scintilla durante un galà d’ambasciata. La protagonista è l’alter ego di Golda Meir, premier israeliano degli anni ‘70, sebbene sia una storia poco conosciuta e mai veramente confermata. È un romanzo che a parere mio stenta a decollare, soprattutto all’inizio quando vengono presentati i personaggi ma senza contestualizzarli di molto. Solo a metà libro mi ha preso, tra l’esplosione vera e propria della guerriglia e il protrarsi nel tempo della storia clandestina. Purtroppo però non sarà di quei libri che ricorderò.
Luana Indelicato