Iker, il protagonista di questa storia, è un aspirante scriba. Il giovane è rimasto orfano ed è stato accolto ed istruito da un vecchio, generoso scriba. Poi, all’improvviso, Iker viene rapito, condotto su una nave maestosa pronto per essere sacrificato al dio del mare. Quando ormai è sicuro di morire, il mare si ribella al sacrificio umano, determinando il naufragio della nave e la morte di tutto l’equipaggio. Iker è salvo e inizia un lungo viaggio di ritorno, che lo condurrà attraverso tutto l’Egitto in cerca del proprio destino e sulle tracce di chi ha voluto fargli del male. Intanto il faraone Sesostri III è alle prese con grossi problemi, l’acacia di Abido, l’albero della vita, che assicura la sopravvivenza dell’Egitto, sta appassendo; è necessario invocare gli dei e riunificare il territorio. Essendo il primo volume della saga, il finale è aperto, anche se si intuisce abbastanza bene che i due personaggi principali saranno destinati a incontrarsi e scontrarsi… Non è che mi abbia molto coinvolta questa storia, quindi non so se soddisferò mai la curiosità su questo incontro/scontro. Molto probabilmente per me, i misteri di Osiride rimarranno tali!

recensione di Anto Spanò