Giulia Caminito Giunta al suo terzo romanzo, (ha pubblicato anche un racconto e libri per l’infanzia) Giulia Caminito ci racconta la vita di Gaia dall’infanzia all’età adulta, libro candidato al Premio Strega 2021 ed al Premio Campiello. Il testo è narrato in prima persona, avvicinando il lettore ai sentimenti più profondi vissuti dalla protagonista. Il romanzo è ambientato tra Roma ed il Lago di Bracciano e proprio il lago fa da sfondo alle vicende della nostra giovane protagonista, immergendoci in una vita vissuta ai margini, in netto contrasto con una società che vive di apparenze. Sua madre Antonia, rossa come lei di capelli, ha un temperamento forte, è determinata a proteggere la sua famiglia, lotta per avere una casa propria e si ostina a ricercare una meritocrazia che però non trova mai. Gaia cresce con un carattere duro ed aggressivo, a volte persino violento, non riesce a gestire la rabbia che esplode senza freni quando qualcuno cerca di ostacolarla. Ciò che più manca a Gaia non sono i soldi ed i beni materiali che non ha mai avuto, ma è l’amore, è cresciuta con una madre a tratti anaffettiva che vede nella figlia il suo riscatto sociale, un padre che è sempre rimasto in ombra, senza alcun potere decisionale. Gaia cerca invano l’affetto nelle amicizie, negli amori adolescenziali, che però la deludono, puntualmente. E’ solo nello studio che Gaia trova il suo conforto. Lo stile narrativo è accurato, musicale, è un libro che appassiona pagina dopo pagina, anche se il finale l’ho trovato un po’ amaro per certi versi. La vita di Gaia può essere paragonata al lago, in apparenza calma, serena, ma in realtà stagnante e soprattutto, mai dolce.
recensione di Ilaria Cecchi
Editore: Bompiani
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 13 gennaio 2021
Pagine: 304 p., Brossura
  • EAN: 9788830103245