Storia visionaria ambientata, potremmo dire, in un futuro non troppo lontano, dove gli androidi parlano, hanno pensieri ma anche sentimenti. E sta proprio qui il fulcro di questo romanzo: il valore dell’amore, del sacrificio, dei sentimenti umani, su quanto questi siano vari e complicati ma, ridotti nella sua essenza, sono semplici perché universali. Klara è un robot di ultima generazione a ricarica solare, che aspetta il suo turno in negozio: verrà acquistato da un bambino per fargli compagnia, conoscerlo e come più volte ripetuto nel romanzo “non fargli sentire la solitudine”. È Josie che la comprerà, una ragazzina affetta da una malattia misteriosa. Da qua attraverso gli occhi e la voce di Klara, seguiamo i suoi anni accanto a Josie, alla Madre, all’amico di infanzia Rick, alla Domestica Melania. È un libro che affronta tematiche attuali a volte in chiave distopica, dall’affacciarsi pressante della tecnologia e dell’intelligenza artificiale all’inquinamento, dal non “essere potenziato” e restare indietro al bisogno di affermazione nella società. Ma affronta tematiche anche più intime come la paura della solitudine, l’importanza dell’amore e del lasciare andare le persone che ami. Una scrittura non complessa che a mio parere a tratti attraversa momenti di stallo e noia; un romanzo che seppur dai temi avvincenti, non mi ha particolarmente catturato.

Luana Indelicato