Core figlia di Demetra è la dea della fertilità e della natura. Ha un destino già designato dalla propria madre, quello di avere una vita senza mai innamorarsi. Il proprio compito è quello di dedicare anima e corpo a “madre natura”. Un giorno viene rapita da Ade il signore assoluto dell’oltretomba, deciso fin da subito di farla sua sposa. Core avrà nuovi compiti e doveri, avrà un nuovo nome, si chiamerà Persefone. La nuova regina scoprirà di avere coraggio e una temerarietà invidiabile, sfiderá il proprio consorte, non accetterà le nuove responsabilità e il nuovo nome assegnatole. Tra personaggi danteschi come Caronte, il traghettatore burbero delle anime, Cerbero il fedele cane a tre teste custode dell’entrata degli inferi e gli spiriti che vivono il tetro ambiente, Persefone saggerà sulla propria pelle il peso e la responsabilità della reggenza. Fa riflettere la conflittualità di questo personaggio da dea della fertilità e della vita a regina della Morte. La scrittura è fluida, lineare, la trama è ammaliante capace di appassionare il lettore. Sicuramente bisogna avere una minima predisposizione e passione per i romanzi mitologici. Negli ultimi anni molti scrittori si sono cimentati su questo genere affascinante e senza tempo. Sono storie e leggende che vivono e si tramandano da millenni e ancora oggi fortunatamente hanno credito e sono oggetto di studio. Gli stili letterari si modificano, sono sicuramente più comprensibili e meno accademici oggigiorno, ma la mitologia riesce ancora comunque a regalare al lettore un momento di riflessione e fantasia.
Edizione Rizzoli
Antonio Martino