Storia drammatica ma delicata; lo stile è fresco, autentico, si viene trasportati indietro nel tempo, e il racconto fatto dal punto di vista del piccolo Michele rende tutto più leggero. Perché Michele è in quell’età della vita in cui ci si fida degli altri,non si ha ancora avuto modo di sperimentare la cattiveria e di ricevere delusioni e tradimenti.Questo romanzo descrive la vita di un piccolo paese del sud Italia alla fine degli anni ’70; ne descrive bene le atmosfere, la musica,i profumi, le abitudini.Si parla di infanzia,di rapporti familiari, di amicizia e coraggio.Si mette in contrapposizione il mondo degli adulti, che scendono a compromessi, che si rassegnano al proprio destino, a quello dei bambini, ancora incontaminati, capaci di mantenere le proprie promesse,di essere leali.Il mondo degli adulti affascina ma al tempo stesso spaventa.Vi sono troppe realtà che non si comprendono e che si disapprovano. Realtà che nessun bambino dovrebbe conoscere; realtà purtroppo molto verosimili,almeno all’epoca in cui e’ ambientata la storia.Consigliato a chi ama lo stile di Ammaniti o a chi avesse voglia di conoscere questo autore .
Paola Caponigro